Giulia Tramontano e Sofia Castelli. Due donne, due giovani con davanti un futuro tutto da scrivere. Solo due delle 106 donne uccise dall’inizio del 2023. Vivevano entrambe nel Nord Milano: Giulia a Senago, Sofia a Cologno Monzese.
E poi, ultima in ordine, Giulia Cecchettin, uccisa anche lei da chi ha confuso l’amore con il possesso e con il potere di decidere della vita altrui, fino ad arrivare a strappargliela.
“Un atto di violenza estrema che è solo la punta dell’iceberg, un icerberg fatto di stereotipi culturali, di linguaggio sessista, di oggettificazione della donna e di disparità di trattamento lavorativo” così Giorgia Musso, neosegretaria del Partito Democratico di Cormano, commenta i fatti degli ultimi giorni. “Bisogna insistere su due filoni: parità di genere a tutti i livelli, così da permettere alle donne di essere indipendenti, visto che oggi in Italia solo 1 donna su 2 lavora e la metà di queste lavorano part-time, e un’ educazione che miri ad eliminare il concetto di potere e possesso nei confronti di una donna spacciandolo per amore, che elimini il giudizio nei confronti delle donne che non rispettano certi stereotipi, per poterli eliminare definitivamente dalla nostra cultura”.
Idee chiare e forti, contro una società patriarcale che fatica a riconoscere le tante ombre di comportamenti sessisti e maschilisti che spesso poi sfociano nella violenza fisica contro le donne.
Questa la spinta che ha portato il centrosinistra di Cormano organizzare, una fiaccolata, che si terrà il 23 novembre alle 20,30 davanti la Casa Comunale, per celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle donne, una manifestazione che diventa poi doverosa ed indispensabile dopo i tragici fatti della scorsa settimana.