Riportiamo integralmente l’intervista rilasciata a NordMilano24 qualche giorno fa dalla candidata sindaco per il centro sinistra della nostra Tatiana Cocca.
CORMANO – Prosegue la nostra carrellata di interviste ai candidati sindaci che si sfideranno nelle amministrative di maggio. Si resta aCormano, dove la sfida è a tre: centrosinistra, lista civica – centrodestra e Movimento Cinque Stelle. Dopo avervi parlato un po’ del candidato pentastellato, Ivan Iaffaldano, oggi tocca a Tatiana Cocca, Partito Democratico, sostenuta dal centrosinistra.
Esperta di macchina amministrativa, lavorando da diversi anni nel comune di Novate, è attualmente assessore nella giunta Cornelli ed è l’unico candidato donna a Cormano.
Ecco cosa gli abbiamo chiesto.
Si sveglia domattina, è maggio e ce l’ha fatta. E’sindaco. Qual è la prima cosa che fa?
Quello che ho fatto sino al giorno prima delle elezioni: continuerò a lavorare per i cittadini cormanesi, dopo 5 anni di assessore il passaggio sarà immediato e fluido senza interruzioni e periodi di “ambientamento”
Stessa scena. La prima cosa che invece non farebbe mai?
Ora sono disponibile all’ascolto di tutti, quindi, mi impegno a proseguire su questa strada.
Se dovesse vincere sarebbe il primo sindaco donna a Cormano. Come
crede di essere accolta? A quali difficoltà, invece, teme di andare incontro?
Sicuramente la “novità” del candidato donna desta curiosità: molte persone mi fermano dimostrandomi il loro affetto, la loro fiducia attratti dalla novità.
Non vedo delle difficoltà legate al genere, anche perché attualmente ho la delega all’urbanistica non prettamente “femminile” nell’immaginario collettivo; le difficoltà per un sindaco oggi sono tante a prescindere da uomo o donna che sia, abbiamo una società che è in continua evoluzione, una crisi economica che tiene il paese attanagliato, un’antipolitica populista e qualunquista: un sindaco deve avere capacità gestionale e di relazione; deve avere entusiasmo e saperlo trasmettere, deve essere innovativo e motivato. Deve trasmettere alle persone che la politica non è tutta uguale, trasparenza ed onestà sono e saranno i baluardi del mio operato, in caso di elezione.
Facciamo un totonomi. Cinque cormanesi che vorrebbe in giunta.
Devono essere delle persone motivate, preparate e disposte per cinque anni a mettersi a servizio di tutti i cittadini cormanesi; persone disposte a lavorare sodo; io sono un’instancabile lavoratrice e pretendo molto da me stessa; la mia squadra dovrà tenere dei ritmi molto elevati, e ho usato il termine “squadra” appositamente: dovranno saper lavorare in gruppo; con tutti, gli altri membri della giunta, il personale comunale; dovranno relazionarsi con associazioni e cittadini in modo ineccepibile e in maniera continua.
Scala delle priorità. Le prime tre cose da fare nei “cento” giorni del suo eventuale governo.
La mia candidatura è stata sancita da uno strumento democratico e partecipativo: le primarie; per questo appuntamento ho presentato agli elettori delle linee programmatiche molto sintetiche; partirei da questo contenuto.
Quindi, procedure più snelle che permettano ai genitori in difficoltà di poter fruire dei servizi pubblici (nido, mensa scolastica, pre/post scuola) in base alla situazione reddituale dovuta ad esempio alla perdita del posto di lavoro e non attenendosi a quella reddituale dell’anno precedente.
Lavorare affinchè il comune diventi un facilitatore per la ricerca di nuove opportunità imprenditoriali, professionali e lavorative, mettendo a disposizione degli operatori strumenti e competenze che supportino da una parte le attività imprenditoriali, commerciali e artigianali e dall’altra che supportino la ricerca di un posto di lavoro: l’obiettivo è quello di aprire uno sportello lavoro moderno e tecnologicamente avanzato in grado di rispondere alle odierne esigenze.
Inoltre mi impegno a migliorare e accrescere la comunicazione con i cittadini, sia rilanciando l’ufficio relazioni con il pubblico sia creando incontri tematici ricorrenti sui principali temi che toccano direttamente la città (es. Stazione unificata e sottopasso, ristrutturazione scuole via Beccaria, nuova gestione rifiuti e pulizia strade, etc.) sia attraverso l’aggiornamento del sito internet del comune.
Tutto questo senza dimenticare l’ordinaria amministrazione, aumentando quanto più possibile la cura di strade, marciapiedi e verde pubblico.
Lei segna la continuità con il decennio di governo Pd che sta per concludersi. Di cosa si ritiene fiera? Da cosa invece vorrebbe prendere le distanze?
Mi ritengo una persona politicamente coerente, se avessi voluto prendere le distanze dal Pd mi sarei dimessa.
Detto questo il sindaco è prima di tutto una persona, quindi, sicuramente porta del “suo” nell’amministrare, nonostante la situazione dal 2009 sia radicalmente cambiato e in questi anni di crisi economica sia stata emanata una normativa ancora più stringente nei confronti degli Enti Locali per far fronte al debito pubblico.
I cambi di governo hanno messo in difficoltà i comuni per i continui cambi di rotta: penso ad esempio all’IMU, un enorme pasticcio che ha lasciato incertezza per quanto riguarda le entrate sino all’ultimo.
Nonostante tutto ritengo che l’amministrazione abbia dimostrato di saper lavorare in mezzo a mille difficoltà, con competenza, con coerenza e mettendo sempre al primo posto il bene comune. In un momento in cui le maggioranze politiche si spaccano, noi con ostinazione e capacità arriviamo con una maggioranza ancora unita a fine mandato, e in grado di esprimere in modo unitario un candidato per i prossimi cinque anni.
Sono, quindi, orgogliosa di questo e del fatto che abbiamo sempre parlato con la cittadinanza, spiegando che le scelte erano quelle di preservare la spesa dei servizi sociali ritenuta fondamentale in un momento di crisi economica: dei posti al nido per tutti i bambini nati, e dei servizi parascolastici efficienti, dei trasporti sociali per le fasce più deboli, e di aver proposto ed approvato un Piano Governo del Territorio con consumo di suolo zero, a discapito degli oneri di urbanizzazione. Sono, altresì, fiera di aver lavorato con persone (e mi riferisco in toto alla macchina comunale) che con tenacia insieme a me sono tutti i giorni in prima linea e tutti insieme ci siamo rimboccati le maniche per continuare a dare servizi di qualità.
Vivo a Cormano da quando sono nata e si è sempre parlato di aprire la piscina a Cormano, dal 2009 i cormanesi hanno la loro piscina, che al Comune è costata zero euro; sfido chiunque, se non solo per campagna elettorale, ad accusare l’amministrazione di una scelta poco oculata; basta andare in comuni limitrofi ai nostri per verificare quanto sono costati gli impianti natatori e poi ne riparliamo.
Magistro per la lista civica e il centro destra, Iaffaldano per il M5s. Due uomini come rivali. Tre parole per entrambi.
Non è nel mio stile esprimere giudizi sulle persone e vorrei che in campagna elettorale correttezza, contenuti e coerenza siano le parole chiave delle prossime settimane.
Tre grandi impegni da affrontare nei prossimi cinque anni (es. stazione unificata, reperimento risorse, patto di stabilità…)
Ci sono degli impegni che toccano direttamente il nostro territorio: la stazione unificata e la realizzazione del sotto-passo sono le due grosse infrastrutture; sicuramente se diventassi sindaco seguirei in modo costante i lavori, comunicherei in continuazione con la cittadinanza per evitare di diffondere notizie errate che creano caos e confusione, come purtroppo è già successo. La ristrutturazione della scuola primaria e media di via Beccaria è un’altra priorità alla quale stiamo già lavorando: sarà una ristrutturazione importante e genitori ed insegnanti saranno coinvolti nello stabilire le priorità e le soluzioni migliori.
Che dire sul patto di stabilità, mi auguro che ci saranno leggi statali in grado di dare ai Comuni strumenti per poter lavorare: i Comuni sono il baluardo della tenuta sociale ed economica del Paese, non possono più essere visti come luoghi sicuri per andare a pescare soldi per risanare il debito pubblico italiano.
Anche Cusano e Paderno vanno alle elezioni. Se vincesse il centrosinistra, si ricomporrebbe la “cintura rossa” dei sette comuni del NordMilano. Cosa le piacerebbe fare a livello sovra comunale?
Abbiamo lavorato in questi anni promuovendo un’intensa collaborazione con i Comuni limitrofi, anche prima che si parlasse di città metropolitana. Penso sia indispensabile per portare avanti con più forza progetti di interesse sovracomunale per migliorare la qualità della vita delle persone in un territorio più ampio.
Con alcuni comuni del nord Milano ci sono già collaborazioni in atto per le politiche sociali, ambientali e giovanili. Ricordo,poi, che con il Comune di Novate Milanese abbiamo preservato dalla cementificazione una grossa porzione di territorio, il PLIS Balossa, che sta diventando parte integrante del Parco Nord. Sempre con Novate e Baranzate abbiamo aderito al PAES (Patto d’azione per le energie sostenibili) promuovendo buone pratiche nell’ambito dell’inquinamento. Con altri comuni, ad esempio, Bollate abbiamo partecipato a bandi di Fondazione Cariplo per progettare collegamenti ciclabili dal parco Nord al parco delle Groane, passando per Cormano.
Sicuramente i sette comuni dovrebbero occuparsi da subito di politiche per il lavoro e continuare a battagliare per il biglietto di trasporto a tariffa urbana. Mi adopererei affinchè ci sia uno sviluppo sinergico dei territori: ad esempio progettare le piste ciclabili in modo coordinato, senza rischiare di costruire tratti che finiscano nel nulla.
Di seguito vi riportiamo anche il link alla versione originale dell’articolo pubblicato:
http://www.nordmilano24.it/component/k2/item/10619-cormano-verso-le-elezioni-tatiana-cocca-centro-sinistra.html