Milano – Il mese scorso l’attuale Giunta, realizzando un nuovo progetto, è riuscita a farsi restituire i fondi non utilizzati e che erano stati bloccati dalla Prefettura e restituiti al Governo: 5 milioni di euro di fondi statali, ovviamente vincolati ad azioni per la gestione della presenza di Rom.
E’ quindi priva di ogni fondamento l’ipotesi che vengano dati 30mila euro a famiglia Rom. Il nuovo “Piano Rom” non prevede affatto di destinare ai Rom alcuna somma di denaro.
Saranno messe in atto azioni concordate con Governo e Prefettura senza utilizzare soldi del Comune.
Tre tappe (tutte finanziate dallo Stato):
- Allontanamenti programmati dai campi abusivi e messa in sicurezza dei terreni per impedire la rioccupazione (esempio: Bacula).
- Per evitare che siano occupate altre aree il Comune offrirà ospitalità nei centri di emergenza sociale, dormitori gestiti da Protezione civile, Terzo settore e controllati dalla Polizia locale (es: via Barzaghi). Nelle prossime settimane ne verrà aperto un secondo, in un’area abbandonata al degrado e oggi già soggetta a occupazioni di Rom.
- Il percorso di integrazione proposto dal “Piano Rom” prevede, a fronte dell’assistenza, l’obbligo a mandare i figli a scuola, seguire un percorso di formazione professionale, disponibilità a collaborare con i servizi sociali.
In questo modo il Comune sceglie di offrire dignità e richiedere il rispetto delle leggi. Ciò è possibile solo puntando sulla cancellazione delle strutture abusive contestualmente alla creazione di realtà legali.
COSA ERA SUCCESSO…..Fino ad oggi…
√ Il vecchio “Piano Rom” fu varato nel 2008 dal ministro dell’Interno Maroni (Governo Berlusconi) e riguardava anche Napoli e Roma.
√ Per Milano furono stanziati 13,6 milioni di euro. Nel provvedimento fu previsto anche che i prefetti diventassero “commissari” per la realizzazione degli interventi.
√ La Giunta Moratti spese 8 milioni di quei 13,6. Come? Principalmente chiuse il campo di via Triboniano. Progettò la riqualificazione dei campi di via Chiesa Rossa e Martirano ma senza finire i lavori. Diede 15mila euro alle famiglie Rom che dichiaravano di voler tornare nei paesi di origine.
√ A Milano ovviamente i campi non sono mai scomparsi e molti Rom dopo un breve passaggio nei paesi di origine sono tornati in città.
√Il 16 novembre 2011 il Consiglio di Stato bocciò il vecchio “Piano Rom” della Giunta Moratti contestando il fatto che la presenza di Rom fosse definibile come emergenza mentre è una presenza ordinaria.