Il Partito Democratico di Cormano esprime soddisfazione per il buon esito dell’incontro di lunedì 20 gennaio tra i Comuni, Regione Lombardia, Città Metropolitana e Provincia di Monza-Brianza sulla metrotranvia Milano-Limbiate.
Il PD di Cormano ha sostenuto sin da subito la bontà dell’opera, presentandola con serate a tema e portandola a conoscenza dei cittadini durante la scorsa campagna elettorale. Grazie a questo e alla pressione dell’opinione pubblica rispetto ai temi dell’inquinamento ambientale e del trasporto pubblico, sempre più stringenti, anche i comuni più indecisi hanno approvato il progetto di riqualificazione della linea del tram.
Bisogna ringraziare il Comune di Milano per l’ulteriore sforzo economico deciso in extremis che alleggerisce il peso dei comuni, già provati da anni di tagli sui bilanci. Sforzo che ha consentito un risparmio anche al Comune di Cormano.
“La serietà del PD cormanese – afferma il segretario cittadino Marco Pilotti – non può essere messa in discussione. Siamo stati l’unica forza politica che durante la campagna elettorale ha sostenuto pubblicamente, fortemente, il progetto della Milano-Limbiate, mettendolo anche nel programma. Sapendo che qualsiasi altra esitazione avrebbe potuto compromettere l’iter, già fermo da più di dieci anni, abbiamo chiesto alla nuova amministrazione di firmare l’accordo.“
“Ringraziamo il sindaco Magistro – continua Pilotti – che ha confermato l’opera che per Cormano costerà meno rispetto al previsto. Per chi conosce i fatti, rimane incomprensibile la polemica contenuta nel comunicato stampa della giunta. La precedente amministrazione ha aderito subito al progetto della Milano-Limbiate secondo le condizioni economiche previste in quel momento e senza le disponibilità aggiunte di Regione e Comune di Milano, come invece è avvenuto oggi. A conferma del fatto che sulle scelte importanti occorre, se serve, fare dei sacrifici”
Adesso non manca che aspettare la firma dell’accordo tra tutti i comuni e verificare, effettivamente, come siano stati ripartiti i costi dopo l’intervento del Comune di Milano e della Provincia di Monza e Brianza.
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