Portiere sociale, custodi sociali, portiere di rione, portiere di quartiere… In tutto Italia (e non solo) sono tanti i nomi con cui si indica il ruolo ricoperte da persone che si adoperano sul territorio svolgendo diverse mansioni. A seconda delle esigenze, da città in città questa figura è infatti impegnata in piccole opere di giardinaggio, manutenzione, aiuto ai negozianti, pedibus, aiuto agli anziani… Insomma, un “tuttofare” che diventa punto di riferimento per la cittadinanza, così come era punto di riferimento il portiere dei condomini in passato.
L’ idea originale, adottata e trasformata successivamente dalle varie realtà, nasce in Francia, dall’intuizione di un professore di economia che è stato in grado di riaprire una vecchia edicola dove, al posto di vendere quotidiani e riviste, si “vendevano” soluzioni ai problemi quotidiani. In pratica, questa edicola aiutava i cittadini a contattare i professionisti presenti sul quartiere per risolvere le proprie necessità, dall’aver bisogno di una baby – sitter, di un idraulico, di una persona che accompagni a fare la spesa o la visita dal dottore.
Questo sistema, basato su un forte legame sociale e di fiducia reciproca all’interno della cittadinanza, ha permesso, in pochi mesi, di intervenire su 4000 situazioni, con grande soddisfazione dei professionisti e dei residenti del IV arrondissment di Parigi, garantendo costi minori sia per chi “acquista” la soluzione, sia per chi aveva delle necessità.
Numeri importanti, che permettono di certificare la bontà e la lungimiranza del progetto, tutt’oggi in funzione.
Questo tipo di esperienza si può trapiantare anche a Cormano?
Noi riteniamo di si, con la dovuta collaborazione tra il mondo delle associazioni, l’amministrazione pubblica e, perche’ no, singoli privati.
Una sfida grande e bella, ma soprattutto partecipativa