E’ stato firmato nel mese di maggio in Prefettura alla presenza del ministro degli Interni Minniti il protocollo d’intesa “per l’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti la protezione internazionale”. Grazie a questi protocolli c’e’ il tentativo di passare dalla fase emergenziale alla fase di governabilità del fenomeno migratorio.
Linee guida di questa governance sono:
- diffusione sul territorio dell’accoglienza
- equilibrio nei numeri e nella tempistica
- sostenibilità da parte della comunità che accoglie.
Ci si augura altresì che un sistema così articolato possa garantire sicurezza, accoglienza e integrazione.
I comuni aderenti al protocollo potranno gestire le modalità di arrivo, le tempistiche e le azioni volte alla integrazione il tutto in collaborazione con le associazioni del territorio. Punto di partenza, infatti, è la certezza del numero dei richiedenti asilo che arriveranno nel comune grazie ad una clausola di salvaguardia in favore di quei comuni che abbiano aderito allo SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati –http://www.sprar.it/).
Compito dei comuni sarà
- Collaborare per reperire unità abitative da comunicare alla prefettura per una successiva selezione tramite bando pubblico;
- supporto agli operatori economici interessati;
- istituzione di un Tavolo di coordinamento per il progetto di accoglienza diffusa promuovendo anche attività di utilità sociale.
Dal punto di vista economico invece, nulla spetterà ai comuni se non quanto le singole amministrazione decideranno di impegnare per precisi progetti di integrazione. Mentre i costi dell’accoglienza e dei contratti di affitto saranno a carico dello Stato, il quale potrà contare sui finanziamenti europei già stanziati per il periodo 2014-2020 (3,1 miliardi di cui oltre 500 milioni destinati all’Italia).
GIOVEDI 22 alle ore 21 al circolo del Pd di Cormano, in via Molinazzo 6, ne parleremo con il sindaco di Novate Milanese Lorenzo Guzzeloni e la dottoressa Lucia Catenacci, che hanno attivato lo SPRAR da qualche anno.