(Family Factor: il nuovo reality del PDL, direttamente sulle reti del premier)
Potrebbe essere un bel reality di quelli che tanto piacciono alle TV del Premier e purtroppo anche alla RAI.
“Se sei una VERA Famiglia ed hai il Fattore Famiglia (l’F Factor appunto) allora ti premiamo con un bel sconticino sulla tariffa dei rifiuti.”
Questa in sostanza la proposta portata avanti dal PDL cormanese in Consiglio Comunale e sul giornale Partecipa. Dal punto di vista teorico la proposta può avere una sua validità (volendo favorire soprattutto le famiglie numerose e con disabili), ma nella pratica chi propone non ha la credibilità per farlo, infatti le politiche del PDL a tutti i livelli sono andate nel senso contrario a quanto auspicato dal PDL cormanese. Vediamone alcuni esempi:
1) la ministra Gelmini ha tagliato risorse alla scuola (soprattutto il sostegno alla disabilità);
2) il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Politiche della famiglia Carlo Giovanardi denuncia la drammatica situazione finanziaria del suo dipartimento, le cui risorse, già ridotte del 90% negli ultimi tre anni e insufficienti sia per la programmazione che per le spese obbligatorie, sono state ulteriormente “tagliate” dal ministero dell’Economia e minaccia le dimissioni;
3) il taglio alle risorse degli enti locali colpisce le Amministrazioni locali (in particolare i Comuni) che più sono vicine alla famiglia in un’organizzazione basata sulla sussidiarietà tanto decantata dal centrodestra;
4) La famiglia viene vituperata e umiliata nei comportamenti dei leader nazionali del centrodestra (chiedere alla Sig.ra Veronica Lario per conferma).
Oltre a non avere credibilità per il pulpito da cui proviene la predica, la predica sembra non centrare l’obiettivo. Infatti l’Amministrazione Comunale cormanese, guidata dal Partito Democratico, in questi ultimi anni (ma non solo) ha creato servizi e strutture che hanno un valore molto superiore delle poche decine di euro di cui si occupa la proposta pidiellina. Vediamone alcuni esempi:
1) il terzo nido, abbattendo la lista d’attesa e collocandoci tra i comuni più dotati di posti nido in proporzione agli abitanti;
2) politiche sociali a sostegno dei disabili, con contributi anche al sostegno scolastico;
3) un centro culturale, il Bì, dedicato alle famiglie e ai bambini;
4) un parco in cui le famiglie passano le loro ore all’aria aperta;
5) una piscina in cui tante famiglie passano le loro domeniche estive;
6) il sostegno alle scuole paritarie.
Infine una considerazione di bilancio, perché come tutti sanno ogni proposta deve essere sostenibile dalle casse del Comune: ma se pagano meno le famiglie numerose allora le altre famiglie pagano di più?