Il Partito Democratico Cormanese, da qualche settimana, ha messo al centro del dibattito pubblico cormanese il tema del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (PNRR) legato alla sanità territoriale.
“Anche a Cormano si parla di un nuovo presidio sanitario territoriale grazie al PNRR che stanzia risorse economiche importantissime per rilanciare la sanità pubblica del Paese. Per noi è importante che questo presidio sia una Casa di Comunità”, spiega Marco Pilotti, segretario cittadino e consigliere comunale del PD.
Il PD è partito da un ODG in consiglio comunale, bocciato dalla maggioranza di centro destra, e ha poi organizzato banchetti sul territorio comunale per tutto il mese di novembre, dove è possibile firmare per chiedere che a Cormano venga realizzata una casa e/o un ospedale di comunità. “Abbiamo deciso di raccogliere le firme”, precisa Pilotti, “perché ad oggi non vi è nessuna certezza che a Cormano vi sia una nuova struttura sanitaria. Infatti in questa prima fase Regione Lombardia, con delibera 5373 del 11/10/2021 individua per ora un ospedale di comunità a Cologno Monzese e due case di comunità, rispettivamente a Cusano Milanino e Cinisello Balsamo”.
Negli scorsi giorni il sindaco Magistro ha acceso una polemica su questa iniziativa, giudicando strumentale la raccolta firme perché, secondo lui, in questo modo i democratici cercherebbero di intestarsi un progetto che, a suo dire, sarebbe da mesi ormai definito. “Non c’è nulla di più falso sulla volontà della nostra iniziativa”, sottolinea il segretario Pilotti, “lo dimostra il fatto che le stesse slide pubblicate dal sindaco indicano, ad oggi, che per Cormano vi sia solo la possibilità di un’ospedale o una casa di comunità, mentre per gli altri comuni del nord Milano sono già definite le nuove strutture. Questo, sommato alla delibera di Regione, ci ha preoccupato. Per questo abbiamo deciso di portare ai cittadini questo tema in modo che se ne possa discutere. Anche grazie alla raccolta firme che verranno consegnate poi in comune e al lavoro di informazione che stiamo facendo, vogliamo essere compatti nel chiedere che anche Cormano abbia il suo presidio sanitario. Lavoriamo non per intestarci un progetto che è inserito in una più ampia riforma della sanità regionale, ma perché questa possibilità nelle prossime settimane si trasformi in certezza”.
Gli Ospedali di Comunità prevedono moduli fra i 20 ed i 40 posti letto, a gestione infermieristica, per l’assistenza a medio/bassa intensità che servono ad evitare ricoveri impropri negli ospedali. Ma Pilotti precisa; “crediamo che per la nostra città sia fondamentale ambire ad una Casa di Comunità perché così i cormanesi tornerebbero ad avere sul territorio servizi che oggi mancano, in particolare mi riferisco ai servizi di cure primarie potenziati come servizi infermieristici e di assistenza domiciliare, alla specialistica ambulatoriale, agli screening ed ai collegamenti con tutti i sistemi integrati di prenotazione.”