Quello che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo.
76 anni fa il mondo conobbe l’inferno di Auschwitz e le atrocità di cui i nazi-fascisti vollero distruggere le prove.
Migliaia di innocenti, uomini, donne, bambini ebrei, oppositori politici, omosessuali, persone disabili, Testimoni di Geova, Rom e altre minoranze, la cui identità fu ridotta a un numero e la vita distrutta.
Quello che resta oggi, quello che è più tangibile, risiede nella responsabilità individuale rispetto a quel capitolo di storia così buio per l’umanità.
Resta il dovere che si impone sulle nostre coscienze e che ci porta inevitabilmente a una riflessione, oltre che alla conservazione della #Memoria, soprattutto per coinvolgere i più giovani e far capire loro cosa è accaduto e perché non deve mai più ripetersi, in qualsiasi forma.
Per l’Italia il 27 gennaio serve anche per ricordare le leggi razziali approvate sotto la dittatura fascista, la persecuzione dei cittadini ebrei e tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.
Oltre che il sacrificio di coloro i quali si opposero al progetto di sterminio per proteggere le vite degli altri.Facciamo in modo che il dovere morale di ricordare il 27 gennaio sia tale tutti i giorni dell’anno.#GiornodellaMemoria
Post del PD Milano Metropolitana