Finalmente ci siamo!!! Nel giro di un anno, grazie all’impegno di alcune Amministrazioni Comunali toccate dallo storico trenino, sono stati fatti enormi passi avanti per dare l’avvio alla riqualificazione della linea attesa ormai da quasi 20 anni.
Lo scorso anno, quando USTIF (Ufficio di controllo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) minacciò la chiusura della linea tramviaria Milano-Limbiate, lottammo insieme agli utenti del tram per scongiurare questo pericolo.
Da una parte si mosse la politica, con il Consiglio Comunale di Cormano che – all’unanimità – votò un ordine del giorno contro la chiusura della tramvia Milano-Limbiate, poiché ritenuta strategica e per soddisfare l’esigenza dei tantissimi pendolari che la utilizzano per raggiungere il capolinea della M3 (i numeri parlano chiaro si parla di un’utenza più che triplicata). Dall’altra, l’Amministrazione Comunale da noi guidata seguì i tavoli di lavoro con un unico obiettivo: mettere in sicurezza la linea per poter consentire almeno nelle ore di punta la continuità del servizio. Obiettivo raggiunto! Durante l’estate del 2017 eseguimmo tutti i lavori richiesti utilizzando risorse del bilancio comunale per un importo di circa 20 mila euro.
Parallelamente si aprirono i tavoli per la progettazione della tanto agognata riqualificazione della linea ed oggi possiamo finalmente dire: il traguardo è davvero a portata di mano!!!
Cosa succederà in futuro:
– siamo in attesa dell’ultimo aggiornamento progettuale per presentarlo alla cittadinanza, occasione di confronto e di scambio reciproco, anche per valutare e decidere assieme cosa proporre per servire ancora meglio i quartieri di Molinazzo e di Ospitaletto;
– abbiamo già firmato l’accordo economico per compartecipare alla realizzazione dell’opera, il costo a carico del Comune di Cormano sarà di 3 milioni e 300 mila euro (rispetto ad un costo complessivo dell’opera pari a 100milioni di euro) ed il bilancio pluriennale è già impegnato.
Con il 2019 ci sarà l’approvazione del progetto esecutivo e l’affidamento dell’appalto per gara pubblica, così da avviare i lavori entro il 2020 se non ci saranno ulteriori intoppi.
Questa in estrema sintesi quanto avvenuto nell’ultimo anno.
Che cosa temiamo?
Temiamo di perdere il finanziamento statale che in questi ultimi anni lo Stato, con le scelte del governo PD, ha garantito per la riqualificazione della linea ferrotramviaria Milano-Limbiate. È di ieri la notizia – che dovrebbe fare riflettere tutti! – che l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) ha interrotto il confronto con l’attuale governo per il taglio delle risorse assegnate fra il 2015 ed il 2016 al recupero delle periferie delle grandi città italiane. Ricordiamo anche che la Milano-Limbiate era già stata finanziata nel passato, con risorse poi destinate ad altre opere legate all’Expo di Milano.
Se quindi, sia come amministrazioni comunali che come cittadini, dessimo l’impressione di mettere nel conto di rinunciare alla linea Milano-Limbiate, magari in nome di un progetto apparentemente più intrigante (il prolungamento della linea metropolitana M3 a Paderno Dugnano) ma oggi solo futuribile, il rischio di trovarci con un pugno di mosche in mano sarebbe altissimo. Con un prezzo per la salute e la qualità della vita della comunità intera semplicemente insostenibile.
Su questo punto la nostra posizione è da sempre chiara: SUBITO LA RIQUALIFICAZIONE DELLA FERROTRAMVIA MILANO-LIMBIATE, E POI ANCHE IL PROLUNGAMENTO DELLA METROPOLITANA M3 IN DIREZIONE DI PADERNO DUGNANO. (PERCHÉ IL TERRITORIO DEL NORD MILANO – E DI CORMANO IN PARTICOLARE – LO MERITA!).
Questo è il senso di un ordine del giorno presentato dal PD cormanese, approvato anche dalle opposizioni (Lega, M5S, Forza Italia, Lista Civica “Cormano ai cormanesi” e LeU).
Nel frattempo, come se quel l’ordine del giorno non fosse stato sostenuto anche da loro, alcuni esponenti del centrodestra cormanese stanno raccogliendo firme per il prolungamento della M3 da Comasina a Paderno Dugnano. Peccato che l’iniziativa vada nel senso di indebolire la posizione di quelle amministrazioni comunali e di quelle comunità – da Milano sino a Limbiate, con la sola eccezione dei Comuni di Senago e di Varedo – che si sono impegnate per la nuova linea metrotramviaria Milano-Limbiate, così abbattendo da subito traffico ed inquinamento.
Ribadiamo la posizione del PD, recentemente fatta propria anche dal Movimento 5 Stelle e dalle altre forze politiche. La riqualificazione della ferrotramvia Milano-Limbiate ed il prolungamento dell M3 verso Paderno Dugnano non sono opere alternative: prima viene la ferrotramvia e poi la metropolitana. Diversamente, non avremo né l’una, né l’altra!
È bene, poi, ricordare che da tempo il Comune di Varedo ha ottenuto che la spesa di propria competenza per la riqualificazione della ferrotramvia Milano-Limbiate venga coperta dalla Regione Lombardia. Da qualche mese anche il Comune di Senago ha dichiarato l’indisponibilità a sostenere l’opera con risorse comunali.
Il Comune di Cormano, da sempre leale verso le altre amministrazioni comunali e verso la Regione Lombardia, sta spingendo affinché la Regione si prenda carico degli oneri economici dei Comuni di Varedo e di Senago: perché, se così non fosse, rischieremmo di vedere saltare il banco un’altra volta.
È però chiaro che chiederemo alla Regione Lombardia, proprio per lealtà istituzionale e per il bene dell comunità cormanese, di garantire risorse a compensazione per il Comune di Cormano.
Vogliamo quindi arrivare, quanto prima possibile, all’inaugurazione della nuova linea ferrotramviaria Milano-Limbiate e siamo pronti a sederci subito al tavolo istituzionale per la realizzazione del prolungamento verso nord della M3.
E per questo chiediamo al Governo nazionale ed alla Regione Lombardia di individuare tutte le risorse economiche che occorrono.
Perché, se così non fosse, avremmo assistito all’ennesima promessa elettoralistica, promessa che i cittadini cormanesi non sono disposti a bere in alcun modo!