13 FEBBRAIO – FESTA DEL RISPARMIO ENERGETICO

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Vogliamo riportare per questa occasione una riflessione espressa sotto forma di consigli e buone pratiche per ridurre i consumi di energia elettrica presa dal blog della trasmissione Rai Caterpillar come ogni anno promotrice di questa giornata.

“Basterebbe modificare il nostro comportamento nel consumare energia per ottenere un risparmio energetico del 20% annuo.  Una famiglia di 4 persone che vive in appartamento con un consumo medio annuo di circa 16.000 kwh ( termico ed elettrico) ed una spesa di 1600 euro,  può risparmiare 10 kwh al giorno equivalenti a circa 400 euro all’anno =  1 euro al giorno. SOLO CON AZIONI NON TECNOLOGICHE che non costano nulla, fanno risparmiare, sono facili da realizzare e assicurano lo stesso livello di benessere.

  • · In casa e su luogo di lavoro ricordarsi di spegnere le luci di stanze, bagni, scale o corridoi quando la luce naturale è sufficiente e quando nei luoghi da illuminare non sono presenti familiari e colleghi. Inoltre, sostituendo le lampadine a incandescenza con  quelle a basso consumo, si possono ridurre del 7% i consumi annui totali di energia elettrica;
  • spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici domestici e nei luoghi di lavoro. In questo modo si potranno ridurre  i consumi di elettricità dal 5 al 10%;
  • controllare la temperatura della propria abitazione e del luogo di lavoro. Riducendo la  temperatura ambiente di appena 1°C si possono tagliare i consumi ed i relativi costi del 5-10% all’anno. Inoltre, riprogrammando il termostato per abbassare la temperatura di notte, o quando nell’ambiente non c’è nessuno, e rialzarla al mattino o al rientro in casa ed in ufficio, la bolletta sarà più leggera del 7-15%. Durante l’estate si raccomanda di impostare la temperatura dei condizionatori non oltre sei gradi in meno rispetto alla temperatura esterna.
  • Il ricambio d’aria nei locali deve avvenire in tempi rapidi e  con le finestre spalancate, mentre è controproducente tenere le finestre socchiuse per ore.  Inoltre, si consiglia di  ridurre gli spifferi provenienti dagli infissi utilizzando del materiale isolante che impedisca il passaggio dell’aria e non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni, inserendo apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni ed i caloriferi;
  • sbrinare frequentemente il frigorifero, tenendo la serpentina pulita e distanziata dal muro per favorire il ricircolo dell’aria. Inoltre, ricordarsi che la temperatura raccomandata per il frigorifero è tra 1 e 4°C e per il congelatore è di -18°C. Per ogni grado al di sotto di queste temperature il consumo aumenterà del 5%.
  • non usare il ciclo di prelavaggio della lavatrice. Evitando questo passaggio è possibile risparmiare fino al  15% di energia.
  • spegnere il forno ed i fornelli  qualche minuto prima del termine della cottura dei cibi lasciando che il calore residuo completi l’opera. Sul luogo di lavoro, utilizzare con moderazione gli apparecchi elettrici per scaldare l’acqua per il caffè o il tè e, se sono presenti grossi distributori di bevande e/o alimenti, verificate se è possibile tenerli spenti di notte;
  • verificare la temperatura dell’acqua.  E’inutile tenere il termostato del boiler oltre i 60°C. Lo stesso vale anche per l’acqua necessaria al riscaldamento;
  • utilizzare l’automobile il meno possibile e, se necessario, condividerla con chi fa lo stesso tragitto. In alternativa, scegliere di recarsi  sul luogo di lavoro utilizzando la bicicletta o i mezzi pubblici.
  • attenzione alla pressione degli pneumatici: se è inferiore a 0,5 bar, l’automobile utilizza il 2,5% in più di carburante. Inoltre, utilizzando un olio a bassa viscosità per il motore, si può ridurre il consumo di carburante di oltre il 2,5%. Anche in automobile non abusare dell’aria condizionata che aumenta i consumi complessivi del 5% circa.

Chiaramente questi interventi da soli non bastano ad ottenere dei veri risultati. C’è bisogno di integrarli con azioni tecnologiche ( acquisto elettrodomestici, interventi di riqualificazione edilizia, installazione di impianti di produzione dell’energia da fonte rinnovabile, etc.) che possono far risparmiare fino al 50-70% o addirittura portare all’autoproduzione.

PERO’, le azioni per modificare i nostri comportamenti rappresentano una palestra molto importante per la costruzione di una nuova cultura energetica. Le tecnologie da sole non bastano perché corriamo il rischio di non saperle controllare senza una consapevolezza. ( es. Un individuo che percorre mediamente 10000 km all’anno in automobile acquista una nuova auto con un consumo minore per chilometro percorso. A parità di chilometri  spende meno e questo lo spinge ad aumentare l’utilizzo dell’automobile, anche per tragitti che in passato percorreva a piedi. Risultato: i consumi aumentano invece di diminuire).

RUOLO DEI SINDACI

L’energia è invisibile ed anche il risparmio è molto difficile da vedere. Ma considerato che  l’unico modo per ottenere un risultato serio è che tutti risparmino, è necessario che ognuno abbia fiducia che anche gli altri stiano risparmiando.

Il senso della community è un driver importante e  Caterpillar, con la campagna Mi illumino di meno, ha il grande merito di stimolare la partecipazione dal basso e rendere visibile il risparmio. FA COMMUNITY.

E’proprio questo che i Sindaci dovrebbero comprendere e comportarsi di conseguenza. E’ la comunità la vera forza su cui far leva per risparmiare energia.

Innanzitutto i sindaci dovrebbero dare il buon esempio come chiede anche la UE, agendo sui comportamenti della Pubblica Amministrazione nel consumare energia per il proprio funzionamento nell’offrire i propri servizi ai cittadini. E’ il famoso 20% che si può raggiungere a costo zero. Riscaldamento, raffrescamento, illuminazione, etc. Solo ottimizzando.

Poi, attraverso interventi strutturali come ad esempio negli edifici pubblici che sono i luoghi più frequentati e, quindi, quelli più esemplari. O attraverso azioni di programmazione territoriale.

Diciamo pure che molti sindaci già si stanno muovendo in questa direzione. Ricordiamo il Patto dei Sindaci che è una iniziativa della UE e che raccoglie circa 1300 comuni italiani. Obiettivo è mettere a punto piani locali per la sostenibilità energetica e ambientale.

MA attenzione! Il risparmio e l’efficienza energetica non si vedono. Essi sono difficili da mostrare ai cittadini mentre vengono attuati.

Per questo bisogna :

  • –  Stimolare la partecipazione dal basso e farla vedere per convincere gli indecisi e creare il senso di comunità per il raggiungimento dello scopo, sia nella fase decisionale che in quella attuativa.
  • – Mostrare i risultati raggiunti ed i vantaggi per le singole famiglie e per la comunità”

    da http://caterpillar.blog.rai.it/

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