Il “signor nessuno”

Dal Blog di Fabrizio Vangelista (http://www.fabriziovangelista.it/il-signor-nessuno/)

derosa

Beata ignoranza. A volte consente di andare avanti come trattori, inconsapevoli di ciò che si dice, dei “2+2″ che si sommano senza sapere, senza conoscere. Con l’impavida acrobazia del dilettante che suscita anche una certa simpatia, non fosse che per le castronerie dette che possono far danni. E così gente ingenua e priva di capacità riflessive messa nelle istituzioni fa molti danni. Ogni giorno. Nell’incapienza verbale queste persone colpiscono avversari che trasformano in nemici e tentano di azzerare qualsiasi oggettiva realtà.

Il deputato grillino Massimo De Rosa non c’era la sera del 23 aprile durante il litigio che ho personalmente avuto con il candidato sindaco grillino cormanese, Ivan Iaffaldano, e con Marta Minuzzo.  Eppure descrive i fatti come fosse stato presente. Massimo De Rosa sa che per litigare bisogna essere in due. Spiace litigare, anche a me. A volte però succede. Ma De Rosa giudica senza esserci stato. Come a Cormano, dove non si è mai visto prima del 2010 (e anche adesso non si vede più), e riesce comunque a farsi difensore di legalità, ambientalismo, animalismo, campanilismo, urbanesimo, cause perse, pace nel mondo. Dice di me che sono un “signor nessuno”. Proviamo a capire se è vero.

Sono nato nel 1972 e da allora vivo a Cormano. Sono laureato in scienze politiche. Nel 1992 ho fondato, assieme ad alcuni amici, un’associazione a Cormano (Confronto giovani, divenuta poi Zona ’98)  per fare attività culturale ed aggregativa. Potrei elencare una serie lunghissima di eventi organizzati da me ed altri giovani di allora. Ma non c’è spazio. Dal 1995 al 1999 ho militato in Rifondazione Comunista, con orgoglio. Poi, con la caduta del primo governo Prodi ne sono uscito, e mi sono dedicato solo all’associazione. Nel 2004 sono entrato nei Democratici di Sinistra ed ho lavorato da assessore alla cultura ed istruzione nella giunta del sindaco Roberto Cornelli, fino ad oggi. Sono stato segretario cittadino del Partito Democratico. Eletto due volte in consiglio comunale nel 2004 e nel 2009, quest’ultima come consigliere anziano (196 preferenze).

Sono un giornalista professionista dal 2003 e collaboro con una testata nazionale. Sono stato anche capo dell’ufficio stampa del Partito Democratico milanese dal 2010 al 2014. Nel 2013 mi sono candidato al consiglio regionale lombardo senza però essere eletto. Ho preso 2.501 preferenze (vere, non sul web) di cui 931 a Cormano. Ho realizzato alcuni progetti di cui vado orgoglioso. Come l’Ottobre Manzoniano, che vive e cresce costantemente da dieci anni sul territorio cormanese. Mi fermo qui ma avrei molto altro da dire su di me.

Questo sono io, il “signor nessuno”. Invece Massimo De Rosa, quello famoso, chi è?

Praticamente non pervenuto sul territorio cormanese fino al 2010. Eppure era già grandicello, nascendo il 20 luglio del 1979. Inizia però a farsi notare sotto le bandiere del Movimento5Stelle. E sotto i gazebi, montati e vissuti praticamente in solitaria. Fa da spettatore in consiglio comunale a riprendere le sedute con la videocamera. Per scovare illegalità che non esistono. Non conoscendo nulla di ciò che abbiamo fatto in anni di amministrazione, crede, o gli fanno credere, di trovarsi di fronte ad affaristi e politicanti, ma non trova argomenti contro di noi.

Si incazza perché abbiamo una piscina comunale, finalmente e dopo 40 anni di tentativi. Perché abbiamo un teatro che funziona. Perché c’è un parco agricolo. Perché c’è più verde a Cormano. Perché abbiamo realizzato un nuovo quartiere con case per famiglie a basso reddito. Si incazza per le cose buone fatte da noi e non da lui e dai suoi. Ma non importa, per Grillo va bene così. Gli piace urlare e andare a testa bassa in ogni occasione, anche se ha torto.

Come quando mi trovai di fronte a lui durante una dimostrazione contro l’inceneritore a Paderno Dugnano. Eravamo dalla stessa parte. Ma anche allora come oggi, non riconosceva la nostra agibilità politica (traduco a favore del De Rosa stesso e di alcuni suoi colleghi: ci voleva mandare tutti a casa). E pretendeva che noi del Pd lasciassimo le nostre bandiere nelle auto. Mi affrontò a muso duro perché non voleva simboli di partito nella manifestazione, mentre lui portava una gigantesca spilla del Movimento5Stelle sul petto. Tanto per capirci.

Nel 2013 la svolta. Mentre io mi candidavo al consiglio regionale con epilogo non felice, dopo anni di militanza e lavoro sul territorio, lui approdava in parlamento, nominato grazie al porcellum, e ai voti raccimolati da parenti e amici sul web (impossibile oggi sapere quanti perché non è rimasta traccia online dei risultati numerici. Alla faccia della trasparenza!). Diventa vicepresidente della commissione Ambiente della Camera. Nella sua carriera rimane spazio anche per la bagarre in aula, che lo porta all’onore delle cronache e lo infila di diritto nel pantheon dei pentastellati di elite. I duri che piacciono ai guru del movimento.

Massimo De Rosa si becca una querela per insulti sessisti contro le deputate del Pd e scatta la notorietà. Ma naturalmente la colpa è degli altri. Come sempre. A testa bassa. A far demagogia spinta che così si fa carriera. Perché restare “signori nessuno” per tutta la vita è troppo difficile, frustrante, deprimente. Meglio farcela, a qualsiasi costo. Anche gettando un po’ di proficua vergogna su se stessi e su Cormano.

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3 thoughts on “Il “signor nessuno””

  • per essere solo un Sig, NESSUNO gliene hai rinfacciate di cotte e di crude, Chissà cos’altro gli avresti detto se invece fossi stato un Sig. “QUALCUNO”. Bravo

  • Sono nato a Cormano e vivo a Cormano e conosco benissimo l’impegno profuso da Fabrizio per il bene di Cormano, per quanto mi riguarda e penso anche per i nostri concittadini se c’è un signor nessuno a Cormano quello è De Rosa! Anche perchè nonostante sia in Parlamento io non so assolutamente chi sia…per essere qualcuno è necessario fare qualcosa di concreto sul territorio e per i cittadini e ad oggi a Cormano non mi pare che il sig. De Rosa abbia fatto qualcosa di concreto.

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